La visita della città inizia dal Palazzo Comunale, antica residenza dei Conti Lupi di Moirano (nuova sede dell’ufficio IAT - Informazione ed Accoglienza Turistica), eretto alla fine del XVII secolo; passò poi all'israelita Abraam Levi che nel 1910 lo donò alla civica amministrazione. In piazza A. Levi si trova Palazzo Robellini, dimora cinquecentesca costruita da Giovanni Antonio Robellini, e modificata nel XVIII secolo dai Dagna Sabina a cui si devono lo scalone e gli ambienti raffinati. Al primo piano si trova la sala delle mostre d’arte, mentre nelle cantine ha sede l’Enoteca Regionale “Terme & Vino” dove si possono trovare tutti i vini piemontesi. L’Enoteca però è dedicata soprattutto al vino locale per eccellenza: il Brachetto d’Acqui DOCG.
Di fronte si raggiunge l’attigua piazza San Francesco, che ospita la ottocentesca Fontana della Rocca e la Chiesa conventuale di San Francesco d’origine quattrocentesca, ma ricostruita a metà del XIX secolo. Imboccando Corso Italia, la via pedonale principale della città, si arriva alla Torre Civica detta “senza fondamenta” che conduce in piazza della Bollente: tappa d’obbligo. In questo angolo di vago sapore ottocentesco, sgorga una sorgente naturale di acqua calda salso-bromo-iodica ad una temperatura di 74,5 °C con una portata di 560 litri d’acqua al minuto detta “la Bollente”. Nel 1879 fu eretta l’edicola a forma di tempietto greco, opera dell’Ing. Ceruti voluta dal Sindaco Giuseppe Saracco per evidenziare l’importanza della fonte termale. Questa piazza anticamente fu anche Ghetto della città.
Salendo per via Scatilazzi, una piccola via acciottolata, è possibile ammirare i resti dell’antico teatro romano e giungere nella caratteristica piazza Conciliazione, cuore del borgo Pisterna, circondato da eleganti edifici costruiti fra il XIV e XVIII secolo. Restando sul lato sinistro della piazza, dove è visibile la moderna struttura teatrale all’aperto, si arriva nella parte più alta del centro storico e salendo la scalinata si giunge al Castello dei Paleologi, di origine medievale, che oggi ospita il Museo Archeologico e l’oasi naturale, il Birdgarden o giardino botanico. Dal castello si gode una bella vista su tutta la città e su Villa Ottolenghi adagiata sulle colline a nord.
Da qui è possibile percorrere un tortuoso itinerario di viuzze che raccolgono palazzi di notevole valore artistico, oppure si può scendere da via Barone e ammirare il Seminario minore già Monastero di Santa Caterina con il chiostro tardo cinquecentesco, per giungere in piazza Duomo dove si trova la maestosa Cattedrale dedicata all’Assunta. Questa, consacrata nel 1067 da San Guido, Vescovo e Patrono della città, è una costruzione romanica oggetto di numerosi interventi nel corso dei secoli, che conserva della primitiva architettura parte delle strutture esterne, il transetto e le absidi semicircolari. La facciata, anch’essa rimaneggiata e preceduta da un atrio a colonne binate del seicento mostra un pregevole portale marmoreo scolpito dal maestro Antonio Pilacorte. Nella lunetta l’Assunta è circondata dagli apostoli, da angeli e simboli del mondo animale e vegetale, sul transetto i quattro padri della chiesa occidentale: nell’ordine da sinistra , S. Ambrogio, S. Girolamo, S. Gregorio, S. Agostino. Sullo stipite di sinistra troviamo S. Maggiorino primo vescovo della città e su quello opposto S. Guido con in mano la chiesa da lui consacrata. Fra le tante opere pregevoli conservate all’interno della Cattedrale, merita una particolare attenzione il Trittico della Madonna del Montserrat, esposto nella sala capitolare dei Canonici. L’opera, del 1480, è del pittore spagnolo Bartolomeo Bermejo detto Rubeus. La visita alla cripta è sicuramente uno dei momenti più suggestivi in quanto molte delle sue caratteristiche romaniche sono rimaste inalterate e il recente restauro permette di gustare sia i decori che il rigoroso ordine architettonico di colonne e capitelli.
Costeggiando il lato sinistro lungo via Verdi, sotto il colonnato del ricovero Jona Ottolenghi, si trova la preziosa scultura in bronzo di Arturo Martini “Il Figliol Prodigo”. Lasciando alle spalle il Duomo, si può ammirare il palazzo Vescovile, un esempio di costruzione del XV secolo, e lo fronteggia il settecentesco complesso del Seminario Maggiore, edificato su progetto del Vittone.
Scendendo dalla piazza si incontra la scalinata della Schiavia sovrastata da un arco che apparteneva ad una delle porte della cinta medievale. Prima di scendere è possibile fare una tappa in via Cardinal Raimondi ove si affacciano casa Sigismondi della metà del Cinquecento e casa Marenco eretta negli ultimi anni del Quattrocento, che conserva ancora nel cortile due ordini di loggiati, mentre sulla sinistra si trova via alla Bollente già contrada dei Calderai. Scendendo dalla scalinata si prosegue diritto in via Mazzini, che conduce verso Piazza Addolorata e la Basilica dell’Addolorata, antichissima basilica cimiteriale paleocristiana, costruita in forme romaniche sulle fondamenta del preesistente luogo di culto.
Dalla Basilica parte Via Garibaldi, già contrada Mercaili che riporta in Corso Italia e conduce alla centrale piazza Italia dove si affaccia il Grand Hotel Nuove Terme, costruito nel 1870, che dispone di un moderno centro benessere e collegato internamente con lo stabilimento termale delle “Regie Terme Acqui”. Sulla sinistra si può ammirare la fontana delle Ninfee che scende da corso Viganò.
Da Piazza Italia incamminandosi verso Corso Bagni, sotto i portici sulla destra si può visitare l’antica piscina romana, ovvero rovine di un vasto complesso termale risalente all’età imperiale, ritrovate nel 1913, durante la costruzione di nuovi portici accanto al Grand Hotel Nuove Terme.
Continuando in direzione “Bagni”(1km dal centro), sul lato destro del ponte Carlo Alberto, si ammirano i resti dell’acquedotto romano di epoca Augustea. Lungo il greto del fiume Bormida parte una pista ciclabile di quattro chilometri (A/R), affiancata da una ippovia e da un percorso pedonale, ideale per osservare la flora e la fauna fluviale.
Dalla passeggiata è possibile iniziare il sentiero n°. 537 del CAI che conduce verso il borgo medievale di Cavatore (che si collega anche al sentiero N.531). Altrimenti, dal ponte Carlo Alberto, continuando per Viale Acquedotto Romano, si costeggia la grande piscina estiva che fino agli anni ‘50 è stata la più grande piscina all’aperto in Europa. Siamo ora immersi nel verde del parco del quartiere Bagni: si possono ammirare il Grand Hotel Antiche Terme risalente al 1600 che oggi ospita la Spa Il Lago delle Sorgenti, lo stabilimento Carlo Alberto costruito nel 1845 per la cura dei poveri, le Terme militari e gli stabilimenti moderni per le cure termali “Regina” .
La passeggiata Fontefredda conduce al tempietto neoclassico, con la sorgente detta dell’Acqua Marcia (19°C), riconoscibile dal caratteristico odore di zolfo. Proseguendo per la stessa strada si sale verso la frazione di Lussito (2km) e Ovrano (6km), attraverso un paesaggio boschi e vigneti.
Dal Piazzale Pisani, invece, si può salire a piedi al Monte Stregone ed al Monte Marino. E’ il Sentiero delle Ginestre, segnalato dai numeri 531–531 A e 537 lungo 6 km, di media difficoltà, che richiede circa tre ore di marcia sui crinali dei calanchi, con una vista panoramica sulla città.
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