Un fascino particolare avvolge la città di Acqui T. e incanta ogni visitatore, infatti può essere considerata un vero e proprio museo a cielo aperto i cui monumenti sono vera e sorprendente testimonianza di un passato importante ma anche di un presente attento a valorizzare il proprio patrimonio culturale, storico ed artistico.

Edicola e Piazza della Bollente (mappa n° 1)

L’intervento dell’Amministrazione Comunale guidata da Giuseppe Saracco trasformò radicalmente tra il 1870 ed il 1880 l’antichissima area sorta intorno alla fonte omonima demolendo anche il Ghetto. All’ingegnere Giovanni Ceruti (1842 – 1907) si deve l’edicola-tempietto in stile eclettico (1879), che evidenzia l’importanza della fonte termale.
La via Saracco è delimitata dall’ex palazzo di Giustizia e da quello che ospitava la Sinagoga eretta nel 1888 su progetto dell’ architetto alessandrino Giulio Leale e distrutta nel luglio 1971. Al 1763 risale «la torre senza fondamenta» eretta su disegno dell’architetto alessandrino Giuseppe Domenico Trolli sopra l’arco dell’antica porta della Bollente.

Cattedrale di Santa Maria Assunta - Piazza Duomo (mappa n° 5)

Iniziata dal Vescovo Primo ( 989 – 1018 ) e consacrata nel 1067 da San Guido, Vescovo e Santo Protettore della città. La pianta è a croce latina a cinque navate . Del periodo romanico sono visibili le absidi e l’importante cripta che occupa l’area del transetto e del coro; tra il XVI ed il XIX secolo si rinnova completamente la decorazione interna con stucchi ed affreschi. Il campanile, in facciata, venne completato nel 1479; il pronao seicentesco si armonizza con i porticati laterali che delimitano la piazza del Duomo. Degni di attenzione il portale maggiore, opera di Giovanni Antonio Pilacorte (1481) e all’interno, il pulpito realizzato nella prima metà del XIX secolo riutilizzando lastre marmoree rinascimentali e il Battistero in stile rococò. Nel transetto, a sinistra, il barocco altare di San Guido con la pala del genovese David Corte.

Nella sala del Capitolo si conserva il Trittico della Madonna di Montserrat, capolavoro del pittore spagnolo Bartolomeo Bermejo, commissionato intorno al 1480 da Francesco della Chiesa, mercante Acquese; la Pala di San Guido e i Quattro Dottori della Chiesa, opera lombarda del 1496.

Sul lato destro della Cattedrale si trova il Chiostro dei Canonici ultimato nel 1495. 

Orario di visita al Trittico del Bermejo dalle 9.00-12.00 e 15.00-18.00 ( salvo celebrazioni in corso)

Orario di apertura della Cattedrale tutti i giorni dalle 7.30 – 12.00 e 15.00-18.00.
Orario Messe: feriali 7.30 e 18.00; prefestivo 18.00; festivi 8.00 – 11.00 e 18.00

Castello dei Paleologi, Museo Archeologico e Giardino Botanico “Il Birdgarden” Via Morelli – (mappa n° 2- 3)

Compare nel 1056 come “castelletto” del vescovo di Acqui Terme , passa nel 1340 al marchese di Monferrato. Guglielmo VII Paleologo ne promuove la ricostruzione nel decennio 1480-1490; successivi rimaneggiamenti sono dovuti ai Gonzaga nel XVII secolo, anche ad opera dell’architetto Scapitta; infine l’architetto Ferroggio realizza nel 1789 il fabbricato carcerario.
Il castello non ebbe funzione residenziale dai tempi dei marchesi di Monferrato. Fu sfortunata quanto modesta piazzaforte militare, inadeguata alle armi da fuoco e venne sovente espugnata con gravissime danni alle cortine. Oggi è sede del Civico Museo Archeologico – ospita interessanti resti dell’età pre-romana, romana e medievale di Acqui Terme.

Orario di apertura dal 23 Marzo al 31 Ottobre 2024  

dal martedì al venerdì 10.00-13.00 e 15.00-19.00

sabato e domenica orario continuato 10.00-19.00

CHIUSO LUNEDI'

Su prenotazione per scolaresche e gruppi.

Tel.   0144 57555/ 0144 770272

Sito web: www.acquimusei.it

E-mail: info@acquimusei.it / cultura@comuneacqui.com 

Chiesa dell’Addolorata già Monastero di San Pietro - Piazza Addolorata (mappa n° 9)

In stile romanico, a tre navate con campanile ottagonale appoggiato sull’abside sud. Eretta come chiesa abbaziale dello scomparso monastero di San Pietro, fondazione vescovile dell’XI secolo, sull’area di una precedente chiesa cimiteriale paleocristiana, fu ridotta in commenda già sul finire del quattrocento. Nel 1720, dividendo la navata centrale, si eresse la chiesa dedicata alla Vergine Addolorata.
Decaduta ed in buona parte degradata fu oggetto dal primo dopoguerra, di un pesante intervento di restauro ricostruttivo volto a riportarla al presunto aspetto originale. Dell’epoca alto medievale conserva la parte absidale e la base del notevole campanile ottagonale.

Orario d’apertura: Dal lunedì al sabato 7.30-11.30; domenica e festivi 8.30-11.30.

Orario Messe: Feriale 8.30; festivo 9.30

Chiesa di San Francesco - Piazza S. Francesco

Facciata in stile composito (1835-1854) e interno costituito da un’ampia aula centrale con due navatelle. Al XV secolo risalgono la canna della torre campanaria e l’abside. I francescani, presenti in Acqui Terme dal 1244, ottennero la Chiesa di San Giovanni, di probabile origine paleocristiana, che trasformarono radicalmente dopo la seconda metà del Quattrocento; annesso alla chiesa il convento di cui sussistono i due chiostri. All’interno l’Immacolata Concezione del Moncalvo, l’Adorazione dei Magi di Raffael A. Soleri ed una Madonna con il Bambino tra San Francesco e Sant’Antonio da Padova di Pietro Beccaria.

Orario di apertura: 8.00-12.00 e 15.00-18.00.

Orario Messe: Feriale 17.00; festivo 8.30 – 11.30 e 17.00

Chiesa di Sant’Antonio - Via Bella

Stile barocco. Eretta nel 1608 dai Barnabiti sotto il titolo di San Paolo e collegata al convento omonimo, fu ricostruita nel 1701. Nel 1812 vi venne trasferita la confraternita di Sant’Antonio. Custodisce all’interno un bel coro e nella sacrestia armadi del barocco piemontese.

Unica possibilità di visita dell’interno durante la Santa Messa al giovedì alle ore 18.00

Chiesa della Madonna della Neve o della Madonnina - Via Madonnina

Iniziata nel 1727 e completata nel 1766, presenta un fronte già neoclassico ed un piacevole interno in stile rococò con decorazioni ottocentesche.

Orario di visita: Durante le funzioni.

Chiesa della Madonnalta - Viale Savona

La chiesa è stata fondata nel XV secolo da una povera compagnia di gente del luogo. La facciata ha un arioso portico retto da colonnine tuscaniche la cui realizzazione potrebbe collocarsi a fine Seicento.

Chiesa del Cristo Redentore - Via San Defendente

Consacrata nel 1989 e intitolata al Cristo Redentore.

Orario di visita: Durante la funzione.

Chiesa della Madonna Pellegrina - Corso Bagni

Realizzata negli anni’50.

Orario di visita: Durante la funzione.

Orario messe: Feriale 16.30; prefestivo 16.30; festivo 9.00 – 11.30 e 18.30

Seminario Vescovile - Piazza Duomo

Il seminario maggiore fu eretto su progetto di Bernardo Vittone tra il 1755 e il 1772. Notevole lo scalone “a forbice” e la cappella in stile neo gotico realizzata alla fine dell’800.  Accanto al Duomo si trova il seminario minore, già monastero di Santa Caterina (secolo XVI).

Palazzo Vescovile - Piazza Duomo

Dopo aver abitato per un lungo periodo nel castello di Bistagno, i vescovi di Acqui, sentivano la necessità di costruire un propria residenza in città. Dopo la cessione in commenda di Bistagno ai marchesi di Monferrato da parte del Vescovo Enrico Scarampi (1383 – 1403), nel 1383, questi lasciò ai successori l’ingente somma di 364 ducati per l’erezione di un Palazzo episcopale. Solo nel 1429 si ha notizia dell’acquisizione, effettuata dal vescovo Bonifacio Sigismondi, di case appartenenti alla Corte del Capitolo per l’innalzamento dell’edificio. Le fondamenta del palazzo furono realizzate solo nel 1450 e fu poi ultimato dal successore Tommaso de Regibus tra il 1460 e il 1476. Il nucleo originario del Palazzo, elevato su tre piani fuori terra e dall’estesa cantina voltata “a botte”, si affaccia alla piazza del Duomo.

Ha subito un restauro negli anni ‘30. Il raddoppio posteriore di quest’ala fu ultimato nel 1592 dal vescovo Francesco di S. Giorgio e Biandrate. Il corpo porticato, cioè la foresteria, che unisce quest’ultimo alla canonica, era in costruzione nel 1602 ed è opera del vescovo Camillo Beccio. Alla fine del ‘600 furono erette le volte a gran parte dell’edifico; inoltre, nel 1750 il vescovo Ignazio Marucchio costruì la nuova cappella e nel 1762 il suo successore, Carlo Giuseppe Capra darà al salone delle effigi vescovili l’attuale composizione. La prima antica opera d’arte legata al Palazzo è costituita da due frammenti di paliotto d’altare commissionato dal vescovo Bonifacio Sigismondi ad Albenga. Essi sono infissi sulla foresteria e datano al decennio 1440. Da ricordare anche il grande affresco della carta geografica della diocesi, dipinto agli inizi del 1570: la pala con “S. Carlo Borromeo e S. Cristina” – databile al decennio 1610e dovuta al Moncalvo; parte di un armonioso Cristo Crocifisso di pieno Seicento, affresco emerso nel corso degli importanti lavori di restauro voluti dal monsignor Livio Maritano. Sono da menzionare le decorazioni ad affresco della suddetta cappella voluta nel 1750 dal vescovo Marucchi e quelle del salone delle effigi vescovili.

Oltre a sale dipinte nel secolo scorso e agli arredi, nel Palazzo sono ancora da citare un certo numero di tele sei e settecentesche tra cui un piccolo quadro attribuito al Cavalier d’Arpino e la serie degli “apostoli con Cristo” della foresteria.

Palazzo del Comune – Casa Lupi - Piazza Levi

Eretto alla fine del XVII secolo dalla famiglia Lupi di Moirano, passò poi all’israelita Abraam Levi che nel 1910 lo donò alla civica amministrazione auspicando, come poi avvenne, che vi trasferisse la propria sede.
Alcuni ambienti hanno mantenuto l’elegante decorazione settecentesca come la sala della Giunta dalle belle sopraporte con vedute romane. La torre e la facciata su Corso Roma sono dell’inizio del XX secolo.

Indirizzo: Piazza A. Levi, 12

Tel.: 0144 7701

Sito web: www.comune.acquiterme.al.it

Palazzo Robellini e l’Enoteca Regionale Acqui “Terme & Vino” - Piazza Levi (mappa n° 7)

Costruito da Giovanni Antonio Robellini sul finire del '500, come è testimoniato dall’importante colonnato, fu riplasmato nel XVIII secolo dai Dagna Sabina a cui si deve lo scalone e gli ambienti aulici. Nelle cantine ha sede l’Enoteca Regionale dove si possono trovare tutti i vini piemontesi, ma l’Enoteca è dedicata al vino locale per eccellenza: il “Brachetto d’Acqui DOCG”.

Orario di apertura dell’Enoteca Regionale: martedì, giovedì, venerdì, sabato 9.30-13.00 e 15.30-19.00; domenica 10.00-13.00 e 16.00-19.00 (chiuso lunedì e mercoledì).

Sito web: www.termeevino.it

E-mail: info@termeevino.it

Stabilimento termale Nuove Terme - Via XX Settembre (mappa n° 10 e 14)

Nella piazza principale della città venne realizzato dopo il 1870 lo stabilimento termale e l’omonimo albergo, che fu oggetto di radicali ristrutturazioni prima della seconda guerra mondiale e nuovamente tra il 2001 e il 2002. Grazie al restyling l’hotel è ritornato all’antico splendore.

Porta della Bollente poi Torre Civica - Piazza della Bollente

A sinistra della fontana della Bollente vi è la Torre Civica dell’orologio, detta “senza fondamenta”, perché si appoggia sulle case adiacenti. La torre costituiva una delle porte principali della cosiddetta cinta comunale e risale alla fine del 1.100 o inizio ‘ 200. Nel 1763 fu trasformata in Torre Civica con l’ampliamento dell’antico arco d’accesso e l’aggiunta della parte alta ospitante la campana della città.

Antiche Terme - Piazzale Carlo Alberto (mappa n° 15)

L’attuale complesso termale risale alla riedificazione del tardo seicento dovuta a Giovanni Battista Scapitta. La ricostruzione avvenne dopo una frana che, nel 1687, distrusse il fabbricato già documentato nel XV secolo. Dopo la restaurazione l’edificio assunse sostanzialmente l’aspetto odierno. Dal 2010 ospita la Spa “Il Lago delle Sorgenti” dove si trova l’omonimo lago di acqua salso - bromo - iodica.

Il Fontanino “dell’Acqua Marcia” - Zona Bagni o Antiche Terme – (mappa n° 13)

Il Tempietto in stile neo-classico costruito nel 1847, valorizza la fonte di acqua sulfureo-salso-bromo-iodica che sgorga ad una temperature di 19°C

Ponte Carlo Alberto - Zona Bagni

La costruzione fu iniziata nel 1836 ma a causa del crollo dovuto ad una piena fu conclusa per volontà di Re Carlo Alberto nel 1850

Villa Ottolenghi - Strada Monterosso, 42

Complesso monumentale iniziato dai coniugi Ottolenghi – Von Wedekind nel primo dopoguerra e terminato nel 1953. Progettisti Federico D’Amato, Marcello Piacentini, Ernesto Rapisardi; la progettazione del giardino venne affidata a Giuseppe Vaccaio e Piero Porcinai. La decorazione interna è del pittore Ferruccio Ferrazzi che ha realizzato anche i cartoni per i mosaici del mausoleo. Non sono purtroppo più presenti le numerose sculture di Arturo Martini.  Nel 2011 il parco è stato premiato con il prestigioso “European Garden Award”. Visite guidate tutto l’anno ogni sabato e domenica con prenotazione obbligatoria ai numeri 0144 322177 / 335 6312093

Sito web: www.villaottolenghi.it

E-mail: info@villaottolenghi.it

Casa di riposo “Jona Ottolenghi” - Via Verdi

Ha sede nel cinquecentesco ospedale cittadino di cui resta il triplice ordine dei loggiati. La ristrutturazione del 1934 si deve alla generosità dei conti Arturo ed Herta Ottolenghi che affidarono all’architetto Marcello Piacentini i lavori. Le decorazioni sono opera di artisti come Ferruccio Ferrazzi e Fiore Martelli.  Nel giardino è possibile ammirare il gruppo bronzeo “Il ritorno del figliol prodigo” di Arturo Martini.

Per ammirare  la scultura “il Figliol Prodigo” è necessario suonare il campanello all’ingresso -

 

Cimitero Ebraico - Via Salvadori

Edificato nel 1836, contiene anche lapidi tardo-settecentesche provenienti dall’antico cimitero nello spazio prossimo all’ingresso ed è insigne monumento della plurisecolare presenza, della storia e della cultura ebraica acquese.

Possibilità di visita durante la giornata Europea della Cultura Ebraica e nella Giornata della Memoria.

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